Gruppo Micologico Naturalistico
Terra di Siena
Leccinellum lepidum (Bresinsky & Manfr. Binder) (syn. Leccinum lepidum (H. Bouchet ex Essette) PDF Stampa E-mail

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Classe                   Agaricomycetes
Ordine                   Boletales
Famiglia 
               Boletaceae
Genere                  Leccinellum
Specie                  
Leccinellum lepidum
Sinonimo              Leccinum  lepidum
Nome volgare
       Leccino
Commestibilità     Commestibile (solo il cappello)

Fungo abbastanza comune e molto ricercato dai raccoglitori per il buon sapore e per il colore giallo dei tubuli e dei pori che lo caratterizzano; cresce isolato e a gruppi da Ottobre a Dicembre e in condizioni climatiche giuste anche in primavera, dopo abbondanti piogge preferibilmente sotto leccio (Quercus ilex) ma anche sotto sughera (Quercus suber); Le specie che più si avvicinano sono Leccinellum corsicum che però cresce in presenza di cisto e Leccinellum crocipodium che cresce sotto querce e castagno.

Si presenta con un Cappello di dimensioni variabili tra 4 e 15 cm, inizialmente emisferico poi piano-convesso con il tipico aspetto martellato. Cuticola è liscia e vellutata, ma con la pioggia o l'umidità appare appiccicosa come oleosa, di colore bruno-giallastro ± carico. Tubuli piuttosto lunghi, liberi al gambo, di color giallo paglierino da giovani, poi giallo-verde oliva. Pori Piccoli, circolari, concolori ai tubuli. Gambo claviforme attenuato alla base, misura 5-10 cm in altezza, di colore giallo ricoperto da fini squame con colori, tende a scurirsi col tempo, si asporta con facilità. Carne soda nel cappello e fibrosa nel gambo, biancastra, al taglio vira leggermente al rosa chiaro per poi lentamente ingrigire con sfumature violacee. Odore e sapore gradevoli. E’ considerato un buon fungo se raccolto da giovane, gli esemplari maturi diventano molli e per consumarli è consigliabile eliminare i tubuli e la cuticola.

 
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