Gruppo Micologico Naturalistico
Terra di Siena
Cortinarius elatior Fr. PDF Stampa E-mail

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Classe                  Agaricomycetes

Ordine                  Agaricales
Famiglia                Cortinariaceae
Genere                 Cortinarius
Specie                  Cortinarius elatior
Nome volgare
Commestibilità     Non commestibile

Fungo più grande del Cortinarius livido-ochraceus di cui è considerato sosia e da cui diverge per la dimensione, la presenza del colore viola e per l'assenza, alla microscopia, di cheilocistidi vescicolosi.   Cresce in autunno sotto querce ma anche nei castagneti e faggete collinari. La caratteristica comune a tutti i cortinari è rappresentata dai sottili filamenti simili a una ragnatela, chiamata cortina, che proteggendo le lamelle, si estendono dall'orlo del cappello al gambo e inoltre macchiano le mani di bruno sfregando le lamelle.

Riporto alcune considerazioni in merito alla divergenza esistente tra gli esperti riferita alla sinonimia con il Cortinarius livido-ochraceus ben discussa da Melot. La tavola del Berkley è differentemente interpretabile potendo rappresentare diverse specie affini, ma soprattutto l’ essiccata del  C .livido-ochraceus, che si trova a Kew fü esaminata dal Moser nel 1961 (Kew Bull.1962:450). L’autore austriaco trovò il reperto in pessime condizioni di conservazione, a tal punto che i cistidi non erano rilevabili. A questo punto ci si chiede come sia stato possibile per il Melot, trent’anni più tardi, riconoscere senza dubbio da un’essiccata nella quale non erano neppure riconoscibili i cheilocistidi con spore di tipo comune a molte specie consimili e da una tavola di ben difficile interpretazione la conspecificità del C. livido-ochraceus Berk. con il C.elatior Fr.  Da notare che la specie era nota al Fries che non la riteneva sinonimo della sua specie.

Si presenta con un cappello è inizialmente conico-emisferico, poi convesso, infine disteso, con un umbone largo e centrale, di dimensioni variabili tra 2 e 10 cm. La cuticola è molto vischiosa-glutinosa con il tempo umido, rugosa, scanalata e plissettata in senso radiale, di colore ocra-brunastro, bruno-rossiccio, con il margine più chiaro fino a crema.  Lamelle abbastanza fitte, smarginate, intervenose, di colore  ocraceo con sfumature violette. Il gambo cilindrico, slanciato, fusiforme, vischioso, di colore biancastro sfumato di violetto, ricoperto da resti della cortina glutinosa ache formano zone anulari fioccose in basso, misura al max 15 cm in altezza. La carne  è compatta, di colore biancastro, con sfumature violette ai margini del gambo e giallastro-ocracee alla base, con sapore dolce e odore mielato.


 
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